Il territorio in cui si colloca l’I.I.S. «Vincenzo Lancia» è particolarmente produttivo sul piano economico e necessita dunque di un’istituzione scolastica dinamica e attenta ai processi d’innovazione tecnologica ed economica costantemente in atto.
La bassa Valsesia, la Valsessera e l’alto Novarese sono caratterizzati dalla presenza di molteplici industrie metalmeccaniche, dell’abbigliamento e del tessile. Le rubinetterie e le fabbriche di valvolame raggiungono in quest’area una concentrazione tra le più alte d’Italia; in Valsesia hanno sede opifici lanieri di fama internazionale; le zone industriali presenti nel circondario assicurano una grande possibilità d’impiego per giovani tecnici altamente preparati alla valorizzazione di tradizioni produttive di grande qualità. I buoni rapporti con le aziende hanno portato negli ultimi anni ad avviare progetti di collaborazione, specialmente per tramite dell’Unione Industriali Vercelli-Valsesia: ciò ha permesso di coinvolgere direttamente alcune aziende del territorio. Il bacino d’utenza si colloca in un contesto territoriale assai vario, a cavallo delle province di Vercelli, Novara e Biella. Va tenuta altresì nel debito conto la specificità culturale e artigianale del territorio: c’è dunque la necessità di formare gli studenti alla conoscenza di tale patrimonio, fornendo loro gli strumenti necessari alla sua lettura e comprensione. L’offerta formativa prevede dunque che i ragazzi, opportunamente guidati da percorsi educativi specifici, acquisiscano le competenze necessarie alla costruzione di un futuro gratificante sul piano personale all’interno del contesto socio-culturale di riferimento.
In caso di situazioni problematiche, peraltro isolate, la piccola dimensione delle comunità di residenza favorisce i rapporti con i diversi soggetti, pubblici e privati, che operano sul territorio esternamente alla scuola.
La notevole dispersione territoriale delle provenienze (studenti che arrivano da comuni collocato anche a 40 chilometri dalla scuola) e la frammentazione degli interlocutori (3 amministrazioni provinciali, 2 camere di commercio e Confindustria, 2 Asl, 5 servizi di NPI, numerosi servizi socio assistenziali) chiedono notevoli sforzi di gestione e di organizzazione della rete di relazioni.