Assemblea rete Fibra 4.0, ci sarà anche il ministro dell’istruzione

Orientamento al primo punto dell’ordine del giorno

Data di pubblicazione: domenica, 25 ottobre 2020

Autore: Segreteria

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l Ministro dell’Istruzione in videoconferenza con la rete Fibra 4.0. E gli iscritti da tutta Italia sono già quasi 250.

Ospite speciale, dunque, per il network nazionale di scuole professionali capeggiato dall’Istituto Lancia di Borgosesia. All’incontro previsto per venerdì (30 ottobre) alle ore 11 sarà presente infatti anche Lucia Azzolina.
Consideriamo la disponibilità del Ministro come un grande segnale di interesse e attenzione verso i Professionali e gli IPSIA in particolare – commenta il dirigente scolastico del Lancia, nonché presidente della rete Fibra 4.0, Carmelo Profetto - I temi che tratteremo saranno quelli connessi alla più efficace applicazione della riforma dei professionali ma, soprattutto, quelli riferiti alle attuali problematiche sull'orientamento scolastico”.
L’incontro ha, non a caso, il titolo “Quale futuro per le scuole del made in Italy? Educare significa anche saper orientare!” e punta a tenere alta l’attenzione verso i temi più cari all’istruzione professionale: dal disorientamento scolastico al contenimento del disagio giovanile, dal tema degli organici alla concessione delle classi e dei corsi, dalla salvaguardia della qualità della didattica laboratoriale alla ripresa della revisione.
La presenza del ministro servirà anche a chiedere iniziative concrete di informazione, formazione e sensibilizzazione verso le scuole medie sulle criticità connesse all'orientamento scolastico. “L’ascesa inarrestabile dei licei ormai giunti, cito il dato nazionale e non quello territoriale, al 55%, contro il 7% di iscritti nelle scuole del Made in Italy, ovvero moda, legno, meccanica, chimica, ceramica, eccetera – sostiene Profetto -è destinata a restituirci, tra cinque anni, una platea composta da cinque diplomati su dieci che non avranno un mestiere subito spendibile nonostante le numerose richieste di profili competenti del mondo del lavoro. Nel frattempo, se siamo primi in Europa per numero di iscritti ai licei, siamo anche penultimi, prima della Romania, per numero di laureati. Quindi i conti non tornano... Mancano in particolar modo laureati in matematica e in ingegneria. Insomma, un modello da cambiare, nella speranza che possa essere la stessa scuola, volano culturale per eccellenza, a creare gli anticorpi verso gli stereotipi e gli attuali pregiudizi sull’istruzione professionale”.